venerdì 3 settembre 2010

Non mi resta che piangere


Se c'è una cosa che proprio non riesco a digerire – a parte l'aglio e la separazione degli Oasis – è vedere dei damerini in giacca e cravatta organizzare con la scusa patetica e ridicola della beneficenza orribili cene per poi farsi fotografare sempre sorridenti e viscidi manco avessero un cactus piantato tra le chiappe.

Benvenuti al Rotaract, benvenuti nel mondo del “ passaggio delle consegne” e dei diplomi dati alle personalità che si sono distinte nei vari campi.

Figliocci dei più potenti piduisti - di cui condividono gli ideali e il cerimoniale – sono sempre pronti sul parterre della società a spartirsi la loro fetta di torta.

Medici avvocati ingegneri politici studenti: tutti vogliono far parte di questo club dove il futuro è assicurato.

Sono stato tesserato al PDCI per molti anni e , dite quello che volete sul comunismo, ma nella mia sezione mi hanno insegnato molte cose.

Mi hanno fatto capire che la beneficenza si fa tra le persone, che il lavoro è una risorsa fondamentale, che lo sciopero è un diritto , che bisogna rispettare chi è diverso da noi.

E mentre l'altra sera regalavo le caramelle agli zingari davanti al tabacchino dove ho lavorato ,( ma non voglio passare per un santo, ho anche io i miei difetti ) pensavo che proprio uno di questi pinguini rotariani mi ha portato via la cosa a cui tenevo di più negli ultimi tempi.

E a me non resta che piangere.

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