sabato 18 febbraio 2012

Kamasutra


La tradizione, tranquillizza e rassicura.
Sulla scorta di questo ineluttabile assioma, non c'è da stupirsi che una messa cantata blanda e vetusta come Sanremo abbia potuto attirare milioni di persone.
Non è stata un'edizione indimenticabile quella che si concluderà stasera, questo è certo, però a fronte di molte critiche e qualche rimprovero Sanremo un merito c'è l'ha: racconta il paese e coloro che lo abitano in maniera stupefacente e in un posto come il nostro dove in molti s'affannano ad apparire quello che non sono, questo e bellissimo.
Come siamo messi quindi?
Allucinati (avete visto gli occhi di Papaleo?), imprecisi , sgangherati, confusi. A nulla serve ripararsi dietro l'aureola di un Celentano quantomai deludente e assetato.
Come tutti noi del resto.Bisognosi d'equità e giustizia, pronti a scendere in piazza quando ci negano un diritto e poi bravissimi a chiuderci in casa quando si è comprato il nuovo gioco della Playstation 3.
Spenti, impauriti, balbettanti. Perchè se dev'essere un anziano di 74 anni a spiegarci cos'è il popolo sovrano allora significa che il popolo sovrano non lo è più.
Dominato forse. Supino semmai. E poco importa e nulla cambia se al timone della nave Italia adesso c'è un tecnico. Ci vorrebbe un missionario.
Ma Monti non è Siffredi e imparare il kamasutra ad una certa età è pericoloso.

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