martedì 1 maggio 2012

il lavoro è l'ombra che trascorre

Oggi dovrei festeggiare ma non ci riesco. 
Un diplomatico ingolfa lo stomaco ma non abbottona il cervello, non sutura la ferita di chi, per avere una platea deve scavalcar cancelli e agitar cappi come orridi feticci riesumati dalle tristi spoglie d'un baccanale macabro e risaputo tinto di nero come il lavoro di chi non c'è, di chi non ci dovrebbe essere, ed è escluso perfino dai censimenti.
E' parco il cielo di chi un tempo  forse nutriva grandi speranze e adesso sta a malapena attaccato  al corrimano sudaticcio e sdrucciolevole di un lavoro  precario.
È l'interno di una conchiglia il cielo di chi non lavora e le poche opportunità che ha  assomigliano ad  alghe nere portate a riva dalla tempesta notturna.
Il pensiero che si fa strada il giorno , urla  e spera che in qualche parte di questo universo il lavoro di cui tanto si parla, ci sia davvero e prosperi come il  sorriso mattutino di  chi ci vuol bene.
Ma gli esseri umani s'allargano in gioventù e si restringono in vecchiaia e come sempre il lavoro è l'ombra che trascorre.

1 commento:

  1. Purtroppo è un brutto momento per tutti questo.

    Bacio e buona serata.

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