venerdì 4 ottobre 2013

All'aria pietrosa e sulfurea di Lampedusa

L'angoscia della morte oggi tutto incendia

e il suo scuro  bagliore si riverbera

nel malinconico sole d'autunno

assimilando ognuno

all'aria pietrosa e sulfurea di Lampedusa

Scorrono le immagini

e non ho piu' dubbi:

siamo quello che cerchiamo

privi d'affrettate fughe

dissolte in un sangue ingiusto

sepolto da inutili parole

troppo tardi

cadute

su vaghi sogni

di remota liberta'

accese

da minime stagioni

di riflesse speranze.

L'esistenza ha in se '

il segreto della felicita'.

In una stolta notte

un univoco tarlo

di sanguinose rotte

l'ha smarrito

confermando

l'assurdita'

d'assenze conosciute

cui nessuna norma

ha posto riparo.

Le chiacchiere

le porta via il vento.

Resta solo l'amara salsedine

e i cocci rotti

di vite spezzate

di cui nessuno,

purtroppo si curera'
se non per il tempo di 
un rullo
compresso
nello sbadiglio di un istante
 presto sommerso 
da una tassativa 
pubblicita'.


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