venerdì 28 marzo 2014

Il Centro per l'impiego

Oggi ho imparato che il centro per l'impiego (gia' ufficio di collocamento), non colloca alcunche' ma aggiorna posizioni e lucida panchine.
Quelle dove milioni di disoccupati passeranno il resto della loro vita a rammaricarsi per la fatica spesa in tutti gli anni di studio e approfondimento.
Di questioni doverose ma sempre lontane da dove dovrebbero essere.
Al centro di tutto, prima di tutto.
L'impressione che ci si prepari di tutto punto per un appuntamento comunque sempre rimandato e' forte come la frustrazione che ti prende.
Sara' per questo che il centro per l'impiego del mio scaracchio natale, e' situato in un posto sperduto e inavvicinabile ad anima viva.
Per instillare gia' in partenza negli aspiranti lavoratori, sfiducia e prostrazione.
A rimetterci  di piu' son comunque  le leggi. Leggi come quella Biagi. Non ha reso il lavoro mobile. Ma ha creato lavoratori immobili e professioni liquide, insicure caduche di presente e futuro.
Non pervenuto ma pur sempre aggiornato.
E' il sospetto che il mellifluo sorriso del logo che l'incarna sia in realta' un roboante vaffanculo regna sovrano...

2 commenti:

  1. più che altro ormai un centro per il disimpiego...

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  2. A chi lo dici Marco... a chi lo dici...
    E visto l'andazzo, anche per il disimpegno.
    Un forte abbraccio....

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