domenica 9 ottobre 2016

Maria De Filippi:: Comunque vada, c'èntra sempre lei

No, non è possibile. Comunque vada, c’entra sempre lei.
La guardi in faccia in TV, oltrepassando la sua asperità  vocale e il contegno glaciale da pavese in rotta, e moli al volto di una donna capace, scaltra nel governare il mezzo catodico.
Dopodiché però inventari l’apporto che davvero accorda ai media italiani, e registri con orrore quanto sadica sia nell'animo:
ovvero quanto sia rivolta alla confezione -o confettura- di strazi, mantenendo al tempo stesso l'aria immune da doli che le consente di muoversi incolume.
Basta d'altronde un veloce elenco, per sprofondare nel Mar dei Disagi:
dalle pop lacrime di "C'è posta per te", alle pop e basta dei rintroni unisex, snonnati  e gay   pomeridiani, fino alla  pezzenteria traboccante che produce ad "Amici" e l'ultimo gioiello titolato "Tu si que Vales” la solerte copia di "Italia's got talent", passato nel frattempo dalle parti di Sky.
In apparenza, l'upload della "Corrida" di Corrado, ma giusto in apparenza.
Perché mentre il signor Mantoni s’innalzava a mallevadore del pubblico, fronteggiando l'imperizia anche rude di certi concorrenti con il suo candore, Lady Maria e complici (Gerry Stacanovista Scotti, Rudy Ignoto Zerbi e Teo Disperso Mammuccari) puntano all'esatto opposto:
ovvero esaltare nei
panni dei critici il lato oscuro d’ Italia celandosi frattanto dietro il sacro status di VIP.
Iersera, ad esempio, il peggio di "TU sì e sorvoliamo sul talento" non son stati tali Selfiesti Anonimi che sciamano la vita a elemosinare click con VIP, e nemmeno il fondo si è raggiunto quando un ciccione agile e analfabeta salticchiava sulle note di Bailando .
Niente affatto.
La discesa agli inferi ha avuto ancora una volta per Caronte Maria De Filippi, nell'occasione accanitasi contro una ragazza, colpevole non tanto di voler lanciare (e questo è bene) un messaggio contro la violenza sulle donne quanto di aver confidato a Maria e soci i suoi problemi familiari.
L’incentivo ideale perché Lady Mary tentasse di detergere l’atmosfera posticcia e pregiudizievole del suo show con quel nero che fina e sta bene su tutto. Una posa questa, che avrebbe dovuto   garantirle una salva di fischi e strombazzamenti seriali come avveniva proprio alla “Corrida” , e invece è stata gratificata dai soliti ascolti.
Segno che gli italiani, in questa fase, hanno molto da piangere, ma preferiscono quando possibile farlo sulle disgrazie altrui.
Salvo sorridere, pochi minuti dopo a "Tu si que vales ", con il milionesimo illusionista che alberga in questi show.
Quello che serve a mascherare la molestia subliminale dell’ennesimo strazio artificiale cui il telecomando ha dato riverbero.
Senza illuminare, risolvere, sanare.  Gemme che sanguinano repenti . Una ogni tre giorni. Ricordatelo.

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